venerdì 15 marzo 2013

Muro del pianto

Hassan Abid


Hassan è magro, la pelle arida, cicatrici di viaggi, sogni labirintici, gli occhi quieti. Alla mano sinistra gli mancano tre dita. Ogni giorno da quando è venuto in casa nostra, mi racconta una storia diversa. Una volta è stato per colpa di un ragazzino in guerra, un'altra per via di sua moglie. La mia preferita è quella del detenuto. Quando la racconta sputa sempre il tabacco a terra. Si ingozza di rabbia e mi tratta male..non riesce quasi mai ad offendermi.

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"Hassan perché alla sinistra hai solo due..?"
"cosa?"
"dove?"
"riformula la domanda in modo decente bambina"
"sono Maya"
"Sei alta quanto la mia gamba."
"Che significa?"
"Lascia perdere ranocchietta, Vuoi sapere dove sono le mie cazzo di dita si o no?"
"perché dici cazzo?"
"perché ti fa ridere. E quando lo fai sei bruttissima, hai una fessura tra i denti..oddio..non hai ancora messo i denti?"
non credo di essermi mai vergognata tanto in vita mia.
"cazzo"
"brava ranocchia"
"...allora cazzo?"
"Alloracazzo..ero in mensa, stavo in gabbia. Lo sai vero?"
"papà mi ha detto quello"
"forse volevi dire questo."
"..."
"C'era un tipo che mi voleva ammazzare. Una volta, ha provato a ficcarmi un pezzo di legno scheggiato nella gola."
"santocielo"
"che merda è santo cielo? Dici CAZZO, porca puttana."
"scusami"
"Dio, ma che roba sei?"
"ebbbasta"
"Quando parli ti fischiano i denti. Non sorridere che fai veramente schifo. Comunque. Basta. Fammi raccontare ranocchia. Lui è venuto e mi ha detto..:
ti sei scopato mia moglie stronzo. Ti avevo detto di starmi lontano dal culo. Non vali un cazzo, sei un frocio"
Gesticolava, prendeva a unghiate e cazzotti l'aria.
Fissava il vuoto. Pensava.
Poi riattaccava a raccontare.
"Non volevo litigare. Volevo farmi i cazzi miei. Solo che frocio no. Frocio non poteva mica sbraitarlo senza ritrovarsi il muso sporco di sangue. E' rispetto. Doveva sputare le offese. Le doveva pagare,capito? ...  Non mi imitare che tanto le pigli di santa ragione."
"Non lo so se ho capito proprio tutti"
"tutto Maya, tutto. Tutti è un'altra roba"
"scopare cosa significa? Scopare la moglie?"
Ero molto confusa al riguardo. Avevo sempre sentito fare l'amore.
Ricordo che riconobbi nei suoi occhi un lampo di imbarazzo violento. La voce si inasprì.
"Ranocchia..scopare significa: cazzo di piombo nella figa..e poi martellate alla cieca"
E' stato il modo più dolce e terribile di spiegarmi questo concetto. Non che avesse torto. Probabilmente le uniche donne decenti che aveva visto, erano le sue puttane da quattro soldi.
Quelle belle, con le ginocchia rotte.
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Hassan è morto, ma raramente ne parlo al passato .E' arrivato a Elèria con una coperta e una catenina al collo, come il più zozzo dei randagi.
Hassan non ha perdonato nessuno, odia tutti indistintamente. Odia sopratutto me che sono sua figlia adottiva. Odia anche l'esercito indipendentista. Lo odia perché ha capito che il furore da solo non gli è bastato. Che il suo Dio non si è sporcato le mani per nessuno. Non lo farà mai.
Hassan urla sempre, anche da morto.
"Criminali, gentaglia. Democrazia dello strozzo. Questo sono. Il cappio del rim. Non siamo il loro bestiame. Carne da macello si, ma non il loro cazzo di pascolo. La zizza di mia moglie non la mungeranno mai"

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